Se ne è andato uno dei nostri eroi, il grande Mick Rock, l’uomo che fotografò gli anni settanta, l’artefice di alcune tra le immagini più iconiche di David Bowie, Queen, Lou Reed, Iggy Pop, “Rocky Horror Picture Show”, Lindsay Kemp, Blondie e molti altri.
Siamo stati fieri di aver collaborato con lui per diversi anni e ne ricordiamo l’acuto umorismo e la gentilezza. Purtroppo, anche a causa della pandemia, le nostre strade non si sono mai incrociate. Tuttavia abbiamo potuto contare sul suo sostegno e sulla sua stima, soprattutto in relazione ai libri limited edition da noi pubblicati.
Vogliamo ricordarlo con queste sue immagini e con le parole della moglie Pati, a cui vanno le nostre sentite condoglianze: “Coloro che hanno avuto il piacere di trovarsi nella sua orbita, sano bene che Mick è sempre stato molto più che ‘L’uomo che fotografò gli anni settanta’. Era un poeta fotografo – un’autentica forza della natura che ha vissuto facendo esattamente ciò che amava, sempre alla sua maniera deliziosamente oltraggiosa.
Le stelle parevano allinearsi senza sforzo quando Mick prendeva in mano la sua macchina fotografica: il carisma davvero unico dei suoi soggetti lo elettrizzava ed energizzava. Aveva sempre un’altissima tensione creativa e la sua concentrazione era totale. Affascinato dalle immagini, assorbiva esseri visuali attraverso il suo obbiettivo e si immergeva nella loro arte, creando così alcune delle più straordinarie immagini che il rock abbia mai visto.
Conoscere Mick era amarlo. Era una creatura mitologica, di quelle che non incontreremo mai più. Non piangiamone la scomparsa, ma piuttosto celebriamo la meravigliosa vita e la favolosa carriera di Michael David Rock”.